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Ernesto Treccani Innamorati serigrafia su carta

ERNESTO TRECCANI

ERNESTO  TRECCANI Pittore

Ernesto Treccani nasce a Milano nel 1920, figlio del fondatore dell’omonima grande enciclopedia. Giovanissimo entra a far parte dei gruppi di avanguardia artistica e di fronda nei confronti della cultura fascista. Ha esposto le sue opere per la prima volta alla Bottega di Corrente nel 1940 con gli amici Birolli, Guttuso, Migneco, Sassu e nel 1943, presso le Gallerie Corrente e della Spiga. Inoltre, fonda e dirige la rivista “Corrente”. Dopo la guerra e la resistenza, a cui ha partecipato attivamente, diviene redattore insieme ad altri, della rivista “Il 45”, della rivista “Realismo” ed animatore del gruppo Pittura.

Nel 1949 viene organizzata la sua prima personale alla celebre Galleria del Milione a Milano. In quel periodo, spesso si reca a Parigi per dipingere, città che sarà un punto di riferimento per il suo lavoro artistico. Nel 1950 ha partecipato con opere di bianco e nero alla Biennale di Venezia e successivamente, nel 1952 e 1956, con mostre personali di disegno e di pittura alla XVI e XVIII edizione. Nello stesso 1956 ha preso parte alla mostra di realisti organizzata presso la Leicester Gallery di Londra e ha tenuto una personale alla Heller Gallery di New York. La realtà contadina calabrese, il paesaggio urbano industriale di Milano e di Parigi hanno costituito in quel periodo i temi fondamentali della sua pittura. Sempre nel 1956 ha fatto parte di una delegazione culturale in Cina, viaggio che lo ha fortemente impressionato e che può essere documentato dalla realizzazione di un centinaio di disegni e acquerelli.

Tra i lavori degli anni Sessanta sono da ricordare le cinque grandi tele ispirate a “La luna e i falò” di Pavese (1962/63), il ciclo delle opere “Da Melissa a Valenza” (1964/65), i dipinti sul tema del giardino e delle siepi e la serie di acquerelli dedicata a un viaggio a Cuba. Più tardi, nel 1976, la grande mostra a Volgograd, Mosca e Leningrado, organizzata dal Ministero della Cultura sovietico. Negli ultimi decenni ha operato in luoghi diversi, sviluppando in molteplici direzioni la propria ricerca: dalla campagna emiliana alle regioni dell’Italia meridionale.

Nel 1978 ha dato vita alla Fondazione Corrente, centro di iniziative culturali, mostre, dibattiti nei diversi campi della cultura e dell'arte, oltre che centro di raccolta e studio dei documenti relativi al periodo compreso tra la nascita del movimento e gli anni del Realismo. Dagli anni 80 in poi, Nizza diviene uno dei luoghi dove Treccani si reca spesso a dipingere. Con Parigi, Macugnaga e Forte dei Marmi, è uno dei luoghi abituali di soggiorno creativo. Alla metà degli anni ottanta risale poi una delle sue opere più importanti, “La casa delle rondini”, circa duemila formelle ceramiche che rivestono interamente la facciata della sede della Fondazione Corrente e della Collezione Studio Treccani, in via Carlo Porta a Milano. 
Tra i lavori più significativi troviamo anche i grandi cicli ispirati al Don Chisciotte di Cervantes e al Decamerone di Boccaccio, intese come testimonianza dell’intenso rapporto tra parola e immagine.
Muore a Milano nel 2009, dopo aver dedicato la sua intera vita all'arte. 

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